Finalmente con Governo Meloni affrontati importanti provvedimenti di seria attenzione al sociale.
Femminicidio, attenzione alla vita, sport ed equo compenso sono solo alcuni dei temi che in questi giorni stiamo affrontando alla Camera. Finalmente con il Governo Meloni un segnale di seria attenzione al sociale.
Con voto unanime dell’aula d’ora in poi una commissione bicamerale d’inchiesta si occuperà del fenomeno sempre più dilagante della violenza di genere. Ancora troppe aggressioni restano impunite lasciando così intere famiglie nel dolore e nella paura per la scarcerazione anticipata dell’aggressore che spesse volte si avvale della ‘seminfermità’ per ottenere uno sconto di pena e una sorta di giustificazione per l’accaduto. Una vergogna che abbiamo il dovere di affrontare e di superare con ogni mezzo.
E’ spiacevole costatare però che in un clima di unità politica oltre che umana su un tema così importante dal Movimento Cinque Stelle arrivi una strumentalizzazione propagandistica che mette in mezzo il tema dell’aborto su cui Fratelli d’Italia ha ribadito più volte di non voler intervenire con una retromarcia legislativa ma bensì semmai con provvedimenti migliorativi volti a restituire dignità alla donna e al bambino, nel caso in cui il motivo dell’interruzione di gravidanza risiedesse in cause economiche. Lo Stato ha il dovere di sostenere la vita, nel pieno rispetto della donna che purtroppo altrimenti dovrebbe scegliere con dolore di intraprendere la strada dell’aborto, piuttosto è assurdo che in tanti anni di legge 194 nessuno sia ancora intervenuto in questo senso.
Con l’approvazione della legge Meloni sull’Equo compenso finalmente l’Italia fa un passo in avanti per la tutela dei giovani professionisti che si affacciano al lavoro, il più delle volte sottopagato o addirittura svolto in maniera gratuita. Valorizzazione e rispetto della libera professione a fronte di tanti sacrifici che le famiglie affrontano per garantire ai figli un grado di istruzione adeguato per affermarsi professionalmente.
La legge riconosce come contropartita di studio, di preparazione, di competenza una strada verso la meritocrazia e la cultura delle professioni liberali italiane.
Con la proposta di legge di ratifica della Convenzione contro il doping, come partito abbiamo ribadito l’importanza fondamentale del ruolo che lo sport ricopre nel vivere sociale solo ed esclusivamente se esercitato entro determinati limiti di legalità competitiva, nel rispetto prima di tutto della salute.
Una settimana impegnativa che ci ha portato ad affrontare temi che avrebbero dovuto trovare spazio nell’agenda parlamentare già da tempo, vista l’importanza. Con soddisfazione guardiamo al risultato portato a casa in questi giorni e con perseveranza andiamo avanti con i lavori per un’Italia migliore.