In occasione del Giorno della Memoria ho preso parte alle cerimonie organizzate nel nostro Territorio. “I segni memoriali della Shoah” in piazza Duomo a Treviso, alla Caserma Cadorin, con il Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio e per finire oggi presso il palazzo della Provincia, per la posa di quattro “pietre d’inciampo” in memoria di altrettanti ricoverati ebrei nell’allora manicomio Sant’Artemio – struttura che oggi ospita la sede del consiglio provinciale – , un momento di grande emozione condiviso con numerose scolaresche.
Ieri sera ad Oderzo ho assistito ad un bellissimo omaggio musicale alla Memoria a cura del coro degli Alpini che ha sapientemente interpretato i testi di Guareschi tratti da “Diario clandestino”.
Questa sera dopo la Messa commemorativa con grande piacere parteciperò alla cena degli Alpini.
Il 27 gennaio rappresenta un’importante occasione per ribadire la piena condanna ad ogni forma di totalitarismo e della negazione dei diritti umani come , purtroppo, si perpreta ancora in più parti del mondo.
La memoria è indispensabile come monito intergenerazionale affinché la Storia non conosca ancora atrocità come quelle che hanno segnato il secolo scorso.
Senza memoria non vi è pace e noi abbiamo il dovere di ricordare.