Marina Marchetto Aliprandi

Casa Circondariale Santa Bona di Treviso ed Istituto Penitenziario per i Minorenni

Questa mattina nell’ambito delle mie prerogative parlamentari e in qualità di membro della Commissione Interparlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ho fatto visita alla Casa Circondariale Santa Bona di Treviso e contestualmente all’Istituto Penitenziario per i Minorenni per sincerarmi dello stato in cui versano entrambi gli Istituti di Pena e per fare il punto sulle condizioni strutturali e umane dei detenuti e del personale.

Accompagnata dal Direttore Dr.Alberto Quagliotto, dalla vice direttrice dr.ssa Maria Grazia Grassi e dal Ex Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Pagotto ho avuto modo di constatare l’attenta e puntuale gestione del Carcere di Santa Bona dove i detenuti hanno possibilità di esprimere le proprie attitudini attraverso lo sport, lo studio e il lavoro. E’ proprio grazie all’impiego professionale che molti di loro contribuiscono alle pulizie e alla gestione della struttura, ma non solo. L’opportunità di reinserimento nella società arriva gradualmente attraverso lo straordinario lavoro che svolgono le cooperative per il recupero dei detenuti, ecco perché invito fortemente le aziende del territorio a rivolgersi a tali realtà per contribuire ad aumentare la possibilità di impiego professionale all’interno delle Case Circondariali.

Sicuramente ci sono delle criticità che devono essere superate, così come in tutti gli istituti di pena della Nazione, e con il Decreto Carceri, approvato alla Camera prima della pausa estiva, dei cambiamenti arriveranno presto, sia per il rinnovo degli edifici che per l’annoso problema del sovraffollamento, così come per la carenza di personale, ma il bilancio di questa intensa esperienza a Treviso è decisamente positivo, fatto di speranza e di grande impegno da parte di tutti.

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